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Aceto Balsamico di Modena: l’”oro nero” del territorio

Quando si parla di eccellenze territoriali, l’aceto balsamico di Modena è un prodotto di spicco. Questo condimento e ingrediente, nato da una ricetta esclusiva modenese, è il quinto prodotto italiano per valore della produzione.

L’aceto balsamico di Modena si divide in due categorie principali: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e l’Aceto Balsamico di Modena IGP. Queste due tipologie sono destinate a usi e occasioni diverse, a seconda delle preferenze culinarie e del contesto in cui vengono adoperate.

Con la sua consistenza vellutata, il sapore intenso e la persistenza al palato, l’aceto balsamico di Modena è un prezioso “oro nero”, regolato da un disciplinare di produzione rigoroso. Scopriamone insieme le caratteristiche.

Ma quali sono le sue origini? E qual è il segreto per portare in tavolo così tanta bontà?

DOP vs IGP: Aceto Balsamico a confronto

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP è prodotto seguendo rigorose regole e deve essere invecchiato per un periodo prolungato. Si distingue per la sua alta qualità e viene sottoposto a severi controlli.

Viene realizzato con mosto d’uva cotto proveniente esclusivamente da vitigni della provincia di Modena, a cui segue un processo di fermentazione, ossidazione e invecchiamento naturale in una serie di botti di legni diversi. Il tempo di invecchiamento varia da un minimo di 12 anni (Affinato) a un minimo di 25 anni (Extra Vecchio).

Dal colore bruno scuro, la consistenza è densa e il sapore è equilibrato, con una complessità aromatica elevata. Viene venduto in bottiglie da 100 ml progettate dal designer Giugiaro.

L’Aceto Balsamico di Modena IGP segue anche lui elevati standard di qualità: è sottoposto a regole altrettanto rigide ma il processo produttivo ne consente una produzione maggiore. Nato dall’esigenza di proporre una ricetta di qualità adatta all’uso quotidiano con un rapporto qualità/prezzo sostenibile, è composto da una combinazione di mosto d’uva cotto e aceto di vino la cui proporzione può variare, per poi essere affinato in botti di legno per un periodo minimo di 60 giorni.

Se invecchiato più di tre anni, può avere la dicitura “Invecchiato”: la consistenza è più fluida rispetto al Tradizionale e il sapore agrodolce ben bilanciato.

Antica Trattoria La Busa e l’Aceto Balsamico

L’Aceto Balsamico di Modena è uno degli ingredienti utilizzati nella cucina dell’Antica Trattoria La Busa, offrendo ai clienti l’opportunità di assaporare un’eccellenza del territorio nella sua forma più autentica.

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP viene utilizzato in purezza per esaltare il sapore degli ingredienti a cui lo abbiniamo, mentre l’Aceto Balsamico di Modena IGP è impiegato nelle preparazioni di cucina, nelle riduzioni e per i condimenti.

L’Aceto Balsamico di Modena DOP si presta ad essere abbinato al nostro Parmigiano Reggiano di montagna, sul tortellino alla panna o sul tortellone di zucca serviti all’interno di una croccante cialda di Parmigiano Reggiano.

L’IGP, invece, viene utilizzato per condire le insalate, esaltare il sapore delle verdure, per scaloppare un guancialino di vitello e a fine pasto: abbinato a un fresco gelato alla crema, oppure sulle fragole.

Interessante anche come digestivo grazie alla sua acidità naturale, è uno degli ingredienti più versatili della tradizione modenese.

Indipendentemente dal tipo di Aceto Balsamico utilizzato, il risultato in termini di gusto è sempre sorprendente. Vieni ad assaporare le nostre prelibatezze modenesi.

Voglia di cucina tipica?

Non lasciarti fermare dai lavori in corso!

Sono in corso alcuni interventi di manutenzione su Via Medicine ma l’Antica Trattoria La Busa è aperta e il percorso per raggiungerci non cambia.
Ti aspettiamo come sempre per un assaggio di tradizione modenese!